Il Mattino 26 febbraio 2016
Asilo degli orrori: «Dopo cinque anni vogliamo giustizia»
PELLEZZANO - Hanno gridato la propria innocenza raccontando il loro calvario e quella pesantissima accusa di pedofilia che, dall’ormai lontano 2010, pende sul loro capo come una spada di Damocle. Uno spettro contro il quale ancora non possono combattere perché, nonostante siano passati cinque lunghissimi anni dal decreto di perquisizione che li inchiodò sul registro degli indagati come i “mostri” della materna di Coperchia – organizzatori e partecipi di un giro di violenze ai danni di bimbi – sono ancora in attesa del processo. L.D. ha una laurea in lettere che ha preferito mettere nel cassetto per non allontanarsi dalla sua famiglia e da 15 anni presta servizio come bidella nelle scuole materne.
P.A. nel mondo dell’infanzia gravita da ormai 40 anni come impiegato amministrativo e a settembre avrebbe dovuto festeggiare la pensione. Entrambi lo scorso mese hanno ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini con le accuse di violenza sessuale di gruppo e di pedopornografia perché, secondo la tesi della Procura, costruita sulle deposizioni dei piccoli, avrebbero costretto insieme ad altre 4 persone tra bidelli e personale amministrativo, i bambini della materna a subire vere e proprie violenze sessuali.
Rinviato a giudizio per quattro casi il bidello della materna di Montevarchi accusato di abusi sui bambini
Maltrattamenti negli asili, le cause di un’emergenza: tra omertà, lacune nella selezione e scarse tutele
di Luisiana Gaita- Il Fatto Quotidiano -24 febbraio 2016
Nella maggior parte dei casi a denunciare sono i genitori. Molte scuole ignorano una circolare ministeriale del 2006, che permette di sospendere le maestre indagate: gli istituti aspettano che a intervenire sia la magistratura. Sotto accusa la mancanza di paletti nelle assunzioni e la legge sull'interdizione dai pubblici uffici, che in questi casi è a discrezione dei giudici. La politica, però, inizia a muoversi: si fa strada l'ipotesi di test psico attitudinali e di telecamere obbligatorie per legge “Scotch” disse il bambino, guardando ciò che aveva in mano la maestra. Poi il silenzio. Imposto con la violenza. Tutto intercettato dalla Procura di Milano. Che fece arrestare la donna. Quella voce impaurita il procuratore Pietro Forno la ricorda ancora. E torna in mente quando si affronta il tema. Sono 65 i casi di presunti maltrattamenti in asili nido o scuole d’infanzia raccontati dalle cronache negli ultimi 7 anni. Bambini costretti a mangiare il proprio vomito, lasciati al buio, presi a gomitate, minacciati.
17 febbraio 2016
Grosseto – Polizia e carabinieri di Grosseto stanno conducendo le indagini in merito a presunti maltrattamenti in due asili nido della città. L’inchiesta è partita dopo due esposti presentati su un asilo privato e su una struttura religiosa gestita da una cooperativa. Secondo quanto emerso i piccoli sarebbero stati legati al seggiolone e trattati un modo brusco in un caso, puniti in modo eccessivo e strattonati in un altro.
Accusa choc: Nostro figlio maltrattato all’asilo nido; Esposto dei genitori di un piccolo che frequenta una struttura privata: indagano i carabinieri, sentite le maestre. FONTE http://www.obiettivotre.com/ultima-ora/grosseto-denunciati-maltrattamenti-in-due-asili/
Accusa choc: Nostro figlio maltrattato all’asilo nido; Esposto dei genitori di un piccolo che frequenta una struttura privata: indagano i carabinieri, sentite le maestre.
di Francesca Gori
GROSSETO. È una storia dai contorni ancora tutti da definire. Un’indagine delicatissima avviata dai carabinieri che per il momento mantengono la bocca chiusa sulle loro attività. Perché l’inchiesta riguarda un presunto caso di maltrattamento in un asilo nido della provincia di Grosseto.Tutto è cominciato la seconda settimana di febbraio con un esposto presentato dai genitori di un bambino che, a casa, aveva fatto capire a babbo e mamma di essere stato picchiato dalla maestra. «È brutta e cattiva», ha detto il piccino ai suoi genitori, prima di mimare il gesto delle botte ricevute sulle gambe.
Bimbi maltrattati a scuola, chiesti 3 anni per la suora La religiosa era l’insegnante cui erano affidati i piccoli
" In particolare, oltre a palpeggiarli, avrebbe fatto sdraiare i bambini a terra nudi, durante l’ora di ginnastica, e li avrebbe molestati con un pennarello. Per queste accuse la procura ha chiesto l’assoluzione."
ASILO NIDO A soli 6 anni soffrivano di un «disturbo post traumatico da stress». Secondo la procura di Roma non si tratta di un caso.
Gli inquirenti ritengono infatti che quel trauma, capace di creare problemi psicologici ai due bimbi, si sarebbe verificato all’interno della scuola paritaria d’infanzia dove tutti i giorni, i genitori delle vittime, accompagnavano i loro figli. Si trattava di un istituto religioso e la persona che gli inquirenti considerano essere l’artefice dei numerosi maltrattamenti inflitti ai piccoli, era proprio la persona che avrebbe dovuto occuparsi di loro, un’insegnante, una suora di origini asiatiche.